La Riserva
Il paesaggio dell’area è caratterizzato dalla persistenza delle caratteristiche agro-silvo-pastorali che per secoli hanno connotato, in generale, la Campagna Romana e che in questo lacerto si sono mantenute pressoché intatte, nonostante vari fenomeni sparsi di urbanizzazione.
Ampie zone caratterizzate da una rilevante qualità paesaggistica vedono la presenza di seminativi ed estese colture compatte riconducibili ai tratti tipici del paesaggio agrario, qui particolarmente caratterizzato dall’ampiezza dei quadri panoramici oltre che dalla ricca e stratificata articolazione del sistema insediativo storico circostante.
L’ area forma, a causa della permanenza e preminenza dei caratteri identitari agricoli tipici dell’Agro Romano, un insieme panoramico di notevole rilevanza paesaggistica e storica di cui conserva gli inconfondibili e pregevoli caratteri, unitamente a quelli di tipo geologico, idrografico e naturalistico; il tutto era conosciuto ed apprezzato già a partire dai viaggiatori del Grand Tour e celebrato da artisti e scrittori.
Sono proprio queste caratteristiche della zona, che fondono le valenze naturali originarie dei luoghi con le modifiche apportate dall’antichissima frequentazione da parte dell’uomo, attraverso la trasformazione in zone coltivate e la realizzazione di agglomerati a carattere rurale di particolare bellezza ed interesse storico, ad aver reso necessaria la redazione di una dichiarazione di notevole interesse pubblico da parte della Soprintendenza, che intende conservare la parte residua, in questa area del territorio della Campagna Romana a Sud di Roma, così tanto celebrata in passato.
La Riserva, inserita nel Parco dei Castelli Romani, ospita, nei versanti più riparati, boschi di grande valore percettivo e naturalistico, che costituiscono la vegetazione forestale di maggior interesse dell’intera area di Roma.
Lo strato arboreo è caratterizzato dalla dominanza di specie caducifoglie e si possono considerare una dimostrazione vivente, della potenzialità del clima dell’area di Roma anche per una vegetazione molto più fresca di quella che vi si può generalmente osservare ai giorni nostri. Questa predisposizione, che oggi solo qui si realizza pienamente, era molto evidente ancora in tempi storici, come confermano diverse testimonianze.
I versanti più assolati e le ristrette aree sommitali non coltivate della Riserva sono ricoperti da un complesso di vegetazione forestale che è forse il più caratteristico dell’area romana; tra le piante più caratteristiche e belle troviamo l’orchidea selvaggia.
L’assetto geomorfologico della Riserva permette anche l’esistenza di ampie formazioni vegetali igrofile che assumono grande importanza in quanto ovunque in via di rarefazione.
Anche per la fauna l’area si rivela molto ricca. Si segnalano la volpe, la donnola, l’istrice la talpa, il mustiolo, il barbagianni, la civetta, l’upupa, il cuculo, il picchio rosso maggiore ed il picchio verde.